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Nonostante la scomparsa prematura, a soli ventiquattro anni, Higuchi Ichiyo è annoverata tra le più importanti esponenti della nuova letteratura femminile giapponese, sviluppatasi alla fine del XIX secolo, dopo l'apertura del Paese all'Occidente. Il racconto, qui presentato, è caratterizzato dall'ambientazione popolare e dall'interesse, ricorrente nelle opere della scrittrice, nei confronti della vita degli strati più umili della popolazione giapponese. Le case di piacere, collocate ai margini della città, diventano il centro delle vicende che coinvolgono alcune cortigiane, costrette a reprimere gli impulsi vitali della giovinezza e a sacrificare la propria libertà e, in alcuni casi, la propria stessa vita. Racconto intenso e profondamente romantico, ma reinterpretato dalla peculiare sensibilità dell'autrice sia nei temi che nel linguaggio.